Nascita ed evoluzione

Circa 600 mila anni fa, in seguito ad una collisione tra la placca Eurasiatica e quella Africana, nella zona del golfo pre-etneo (tra l’altopiano ibleo e i monti peloritani) venne generata un’eruzione sottomarina di lava basaltica e molto fluida che in un lunghissimo lasso di tempo ha portato alla formazione dell’edificio vulcanico dell’Etna.

L’attività vulcanica nel corso di centinaia di migliaia di anni proseguì e si trasformò, generando, 200 mila anni fa, centri eruttivi alcalini come il Calanna e il Trifoglietto I. 80 mila anni fa nacque un nuovo sistema eruttivo, “l’unità del Trifoglietto”, il cui edificio principale, il Trifoglietto II, era caratterizzato da una violenta attività esplosiva e collassò 64 mila anni fa, dando origine all’immensa caldera della Valle del Bove.

L’attività eruttiva cessò per circa 50 mila anni, per poi risvegliarsi formando il sistemo eruttivo del Mongibello Antico costituito da due centri eruttivi: l’Ellittico e il Leone. 5 mila anni fa, una serie di violente eruzioni esplosive portarono alla formazione del pianoro, situato a 3000 m.s.l.m. dove si trovano i crateri sommitali che contrassegnano l’attività del “Mongibello Recente”: Cratere Centrale (1911), Cratere di Nord-Est (1911), Bocca Nuova (1968), Cratere di Sud-Est (1971).

Tutti questi eventi hanno contribuito alla formazione dell’Etna, chiamata anche Mongibello (dal latino mons e dall’arabo gebel che significano entrambe montagna), il vulcano attivo più alto d’Europa (ad oggi raggiunge i 3450 m.s.l.m.)