Le eruzioni

Le eruzioni dell’Etna sono prevalentemente di tipo effusivo. L’attività esplosiva è limitata a fasi vulcaniane, ultra-vulcaniane, stromboliane e, più raramente, a fontane di lava di tipo hawaiiano. Solo alcuni depositi non recenti sono formati da prodotti piroclastici derivanti da attività esplosiva vera e propria. Per questo motivo l’Etna è considerato un vulcano relativamente poco pericoloso. Di seguito alcune delle eruzioni più importanti.

  • 693 a.C. – distrusse l’antica Katane, coprì parzialmente l’Amenano e portò alla nascita del Lago di Nicito
  • 1329 – creò tre colate laviche: una invase Mascali, un’altra raggiunse il mare a nord di Acireale e una terza minacciò Catania
  • 1381 – raggiunse il mare e travolse il porto Ulisse nella zona Ognina di Catania
  • 1669 – preceduta da una serie di terremoti, generò una frattura lunga 18 km (da Nicolosi quasi fino al Cratere Centrale).
    La lava travolse diversi paesi quali Nicolosi, Belpasso, Mompilieri, Mascalucia, Camporotorndo, S. Giovanni Galermo, S. Pietro Clarenza e Misterbianco. Raggiunse Catania, si versò tra i fossati del castello Ursino, travolse l’Amenano e il lago di Nicito
    1865 – formò i Monti Sartorius
    1892 – formò i Monti Silvestri
    1911 – imponenti manifestazioni esplosivo-effusive portarono alla formazione del cratere di Nord-Est
    1928 – distrusse Mascali
    1950/51 – una lunga eruzione effusiva minacciò Milo, Fornazzo e Zafferana
    1971 – seppellì l’osservatorio Vulcanologico Gemmellaro e parte dell’impianto della funivia
    1981 – la lava raggiunse il letto del fiume Alcantara e si avvicinò minacciosa al paese di Randazzo
    1983 – primi tentativi deviazione flusso lavico con esplosivo
    1991/93 – invase le zone della Val Calanna e minacciò Zafferana
    2001 – creò parecchi disagi a causa delle caduta di cenere vulcanica, distrusse la stazione superiore della funivia e i piloni dello skilift, produsse bombe vulcaniche di notevoli dimensioni
    2002/03 – La lava raggiunge il piazzale di Piano Provenzana, distruggendo strutture sciistiche della zona
    Venne interrotta la strada provinciale Linguaglossa – Piano Provenzana a causa di fratture che deformarono il manto stradale
    Vi furono gravi disagi a Catania dovuti alla cenere vulcanica che raggiunse anche Messina
    L’eurzione fu accompagnata da uno sciame sismico, le cui scosse più violente danneggiarono il paese di Santa Venerina